VERBANIA - 02-02-2024 -- Studiare per contrastare, sensibilizzare per prevenire. Sono molteplici le azioni che vanno messe in campo per affrontare un problema medico che è anche piaga sociale ed economica. Il gioco d’azzardo patologico, che tra le dipendenze è una delle più striscianti e in grande espansione, è il bersaglio del progetto all-in che, proposto da una rete di associazioni e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, sarà presentato oggi pomeriggio a Verbania. Alle 15,30 a Palazzo Flaim è in programma l’incontro, aperto alla cittadinanza, “Quando il gioco d'azzardo diventa malattia impariamo a prevenirlo, riconoscerlo e curarlo”.
Lo organizza la sezione di Verbania del Movimento difesa del cittadino, partner nazionale di all-in insieme a Codacons (capofila) ProgEu (Progress in european nation) e Sos impresa. Introduce il sindaco di Verbania Silvia Marchionini, modera il presidente dell’associazione Ettore Francioli e interviene l’avvocato Clarissa Tacchini, fiduciaria del movimento.
All-in, che ha in una app scaricabile sul telefonino e in un numero verde le interfaccia più semplici con la popolazione, ha alle spalle una rete che si sta espandendo e che, attraverso le informazioni raccolte, contribuisce a studiare il fenomeno del gioco patologico. Secondo l’Istituto superiore di sanità in Italia si stima vi siano circa 18 milioni di giocatori (il 36,4% della popolazione), di cui il 4,1% viene consideratoa basso rischio, il 2,8% a rischio moderato e il 3% viene considerato “problematico”. I soggetti maggiormente a rischio sono le fasce economicamente più deboli, soprattutto disoccupati e famiglie con problemi di indebitamento, ossia gli stessi maggiormente esposti al rischio usura.