VERBANIA - 2-2-2024 -- La Maria Brasca, dramma teatrale di Giovanni Testori, andrà in scena al teatro Il Maggiore sabato 3 febbraio, ore 21, con la regia di Andrée Ruth Shammah. Sul palco gli attori Marina Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai.
L’opera racconta la storia di Maria Brasca, 27 anni, da sempre disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole, ignorando i pettegolezzi della gente. Operaia presso un calzificio, abita con la sorella e il cognato ed è ancora in cerca del grande amore della sua vita. S'innamora, ricambiata, del bellissimo ventiquattrenne Romeo, un fannullone corteggiato da tutte le ragazze del quartiere. Ma quando questi le preferisce la più giovane Renata, Maria si reca dalla rivale affrontandola in un acceso confronto.
“Testori, un grande, grandissimo scrittore che quando ha scritto per il Teatro ha fatto nascere personaggi femminili indimenticabili come non ne esistono nel teatro di prosa, non solo in Italia ma credo nel mondo. Una di queste eccezionali figure è sicuramente quella nata per prima, l’unico personaggio vincente di Testori, quello che grida al mondo la potenza della passione, l’amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione, compromesso: è La Maria Brasca. Un personaggio femminile indimenticabile, uno stimolo a inseguire i propri sogni e vivere con grande fiducia nel futuro.
Negli anni ‘60 fu Franca Valeri a farla esistere sul palcoscenico ma poi, con la mia regia, per anni è stata il grande successo di Adriana Asti e ora, nei cento anni dalla nascita di Testori e nella stagione del Cinquantesimo del Teatro Parenti, ho sentito la necessità di far rinascere “quello” spettacolo, quello e non un altro perché affascinata da quella volontà di Maria di non cedere, di difendere tutto ciò che rappresenta la sua vita e non aver paura di parlare di felicità (uno stato d’animo così prezioso ma assente nel teatro di Testori e così raro nella drammaturgia contemporanea). Oggi, guardando Marina Rocco interpretare l’incantevole limpidezza dei pensieri di Maria e vedendola così vibrante d’infanzia, di severità sensuale, di quel fascino che la avvolge senza che lei faccia il minimo sforzo, a me sembra sia rinato per avere una nuova, lunga vita” dice Andrée Ruth Shammah.
I costumi sono di Daniela Verdenelli, luci Oscar Frosio, musiche Fiorenzo Carpi e scene di Gianmaurizio Fercioni.