VERBANIA - 01-02-2024 -- A febbraio 2022, prima che la stagione iniziasse, come nell’anno prima e in quelli precedenti, ha depositato la domanda per l’occupazione del suolo pubblico, per posare i tavolini del plateatico che da sempre ha a Stresa, di fronte al ristorante in centro di cui è proprietaria. Pensava fosse tutto a posto e non credeva, anche quando i vigili vennero a effettuare un controllo nei giorni di Pasqua, che si sarebbe trovata in tribunale.
Invasione di terreni o edifici, nella forma aggravata perché l’invasione sarebbe avvenuta sulla strada pubblica, è il reato che la Procura di Verbania contesta a una ristoratrice stresiana. Destinataria di un decreto penale di condanna al quale s’è opposta, è accusata di -come afferma la norma del codice penale- aver occupato “arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto”.
Il procedimento in corso, per il quale l’imputata si presenta battagliera, convinta della propria buona fede -anche perché, successivamente, quell’autorizzazione l’ha ricevuta, uguale identica a quella dell’anno prima-, s’è aperto oggi con un rinvio poiché il pubblico ministero ha modificato il capo di imputazione, aggiungendo alle contestazioni l’aggravante. Non sono così stati sentiti i testimoni convocati, tra cui il comandante dei vigili e il suo predecessore, il segretario comunale e il funzionario responsabile dell’ufficio commercio.