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VERBANIA - 30-01-2024 -- L’idea di lasciare, aderendo all’invito che gli è stato rivolto tra le righe, non l’ha ed è intenzionato a tirare dritto, lasciando sul tavolo la sua candidatura. Riccardo Brezza, assessore alla Cultura di Verbania, ha accolto con “grande stupore” la decisione del suo ormai ex sfidante delle primarie Roberto Gentina di abbandonare la contesa. “Sono sorpreso perché non più tardi di lunedì sera entrambi avevamo depositato le firme utili a sostegno delle nostre candidature per le primarie – dice –. Mi chiedo cosa possa essere cambiato nel giro di poche ore al punto di scegliere di mettere in discussione un percorso condiviso da tutta la comunità dei democratici verbanesi”.

“Da parte mia non c'è nessuna intenzione di fare passi indietro, per rispetto di questa comunità prima di tutto, e per non mancare all'impegno che tante concittadine e tanti concittadini in questi giorni mi hanno chiesto. Rimango in campo, pronto come sempre a confrontarmi con chiunque voglia condividere un’idea di progetto futuro della città di Verbania”, precisa confermando di non voler “imporre a nessuno la mia candidatura”, motivo per cui s’era affidato alle primarie “che restano il modo migliore per seguire una strada quanto più condivisa possibile”. “Evidentemente hanno prevalso la paura e le logiche di giochi politici che non mi appartengono e mai mi apparterranno – afferma –. Così non daremo una bella immagine alla città, così allontaneremo ancora di più tanti e tante dalla partecipazione politica”.

I giochi politici di cui parla sono il complicato puzzle del centrosinistra verbanese, diviso non tanto sui temi, quanto sul nome di chi dovrà correre per la poltrona che per dieci anni è stata di Silvia Marchionini. Brezza non scalda il cuore di Alleanza civica e del Centro riformista (Italia Viva, Azione e +Europa), pronti a correre per conto proprio, in coalizione. Non convince nemmeno una parte del Pd, quella che ha persuaso Gentina a farsi da parte per riaprire il dialogo con le altre forze della coalizione, con la nemmeno troppo segreta speranza di bruciare anche il nome del contendente, per ripiegare su una mediazione, una terza via. Circola con insistenza il nome di Chiara Fornara, direttrice del Consorzio dei Servizi sociali, alla quale parecchi chiedono la disponibilità a una candidatura diretta.

 


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