VERBANIA - 30-01-2024 -- Un passo indietro per non distruggere il centrosinistra. Stamane il capogruppo del Pd a Palazzo Flaim, Roberto Gentina, ha ritirato la propria candidatura a sindaco di Verbania, stoppando di fatto le primarie che, il 10 marzo, avrebbero visto il Partito democratico scegliere tra lui e Riccardo Brezza, assessore alla Cultura.
L’ufficializzazione è giunta stamane al segretario cittadino Giacomo Molinari con una e-mail nella quale il capogruppo analizza l’attuale situazione del centrosinistra. “Lette le ultime novità che riferiscono di una netta spaccatura dell’attuale maggioranza e di un quadro politico che è cambiato – in peggio – rispetto al momento nel quale mi sono offerto disponibile alla candidatura mi domando: ma il Pd davvero vuol competere in solitaria alle prossime amministrative?” – scrive rispondendo alla domanda retorica con il ritiro della sua candidatura.
Il riferimento è la chiusura che il Pd ha trovato, soprattutto in Alleanza civica e nel Centro riformista (Italia Viva, Azione e +Europa), all’annuncio che avrebbe tenuto le primarie, in risposta al quale i due movimenti si sono chiamati fuori dal tavolo, decidendo che sarebbero andati per conto loro.
In questi giorni in molti, convinti che senza una coalizione allargata si vada incontro a una sconfitta, hanno pressato affinché il Pd tornasse a dialogare e rinunciasse alle primarie, che peraltro aveva garantito -prima di presentarsi all’assemblea degli iscritti- il segretario Molinari non vi sarebbero state.
Il ritiro di Gentina, come egli stesso fa capire, ha anche lo scopo di far compiere un passo indietro anche a Brezza. “Credo che questa mia scelta potrà indurre anche l’altro candidato – conclude – verso analoghe considerazioni, per un rafforzamento del Partito democratico in un’alleanza veramente competitiva e vincente”.
La pressione, ora, è tutta sull’assessore alla Cultura e sul suo segretario cittadino. Quest’ultimo è libero di riprendere le trattative con le altre formazioni politiche, ben sapendo però che il loro obiettivo è convergere su altri nomi, magari ancora da tirare fuori. Il passo indietro di Gentina lascia allo scoperto Brezza che, candidato sindaco in pectore, è l’unico che ha da perderci: o perché sacrificato sull’altare di una coalizione allargata, o perché potrebbe essere candidato solo del Pd e di nessun altro.