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VERBANIA - 26-01-2024 -- Lieve tenuità del fatto. È questa la formula con cui il giudice ha assolto una 32enne originaria dell’est Europa e residente nel Verbano dall’accusa di aver violato il domicilio dell’ex convivente, un uomo di 50 anni che ha avuto problemi di salute ed è sulla sedia a rotelle. Il rapporto tra la coppia, che s’era conosciuta qualche anno prima in un night club e che insieme ha avuto una figlia, era assai deteriorato nell’autunno del 2021, quando avvenne il fatto. Lei si presentò a casa di lui dicendo che avrebbe dovuto prendere degli effetti personali, suonando anche il citofono. L’uomo le disse che non la voleva vedere e che non sarebbe dovuta entrare. Il suo ingresso lo portò successivamente a denunciarla per violazione di domicilio.

Al termine dell’istruttoria, il pubblico ministero Anna Maria Rossi ha chiesto per l’imputata, difesa dall’avvocato Alessandro Corletto, l’assoluzione quantomeno con la formula dubitativa, per non aver raggiunto la prova dell’avvenuta violazione. L’ex convivente, parte civile con l’avvocato Alberto Beer, ha chiesto un risarcimento che il giudice ha negato stabilendo che, pur responsabile del fatto, la donna non sia condannata ma assolta per la lieve entità del fatto.

 


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