VERBANIA - 26-01-2024 -- La prova dei furti più consistenti non c’è ma, quella dei due tentativi sì. È comunque pesante, pari a due anni e due mesi, la pena che il Tribunale di Verbania ha stabilito per un corriere accusato di furto aggravato. Tra la fine del 2019 e il gennaio del 2020 in una farmacia ossolana ci furono ammanchi di contanti. Il titolare la sera era solito prelevare l’incasso e custodirlo in una cassetta all’interno della propria scrivania. Un luogo cui avevano accesso pochissime persone e, oltre l’orario, soltanto la donna delle pulizie e il corriere che consegnava i farmaci. Le prime due volte sparirono 4.800 e 3.500 euro senza che si riuscisse a risalire all’identità del ladro. Fu sporta denuncia e, precauzionalmente, il farmacista smise di riporre l’incasso nella scrivania. In due ulteriori occasioni, però, le telecamere inquadrarono un uomo intento a rovistare proprio in quel cassetto. Il volto non era identificabile ma, dai vestiti e da altri indizi gli inquirenti arrivarono a identificare proprio il corriere, che è finito a processo con due capi di imputazione di furto aggravato e di tentato furto.
Per lui il pm Anna Maria Rossi non ha chiesto alcuno sconto e ha domandato al giudice Beatrice Alesci una condanna di quattro anni e quattro mesi. Il farmacista, costituito parte civile con l’avvocato Giovanni Bonalumi, ha chiesto indietro gli oltre 8.000 euro sottratti e il ristoro di 2.000 euro di danni morali. Il giudice ha assolto l’imputato dal primo capo di imputazione ma l’ha condannato per il secondo, il tentativo.