VERBANIA - 25-01-2024 -- Un giudice s’è dichiarato incompatibile perché ha convalidato l’arresto, l’altro dovrà fare lo stesso perché ha autorizzato le misure cautelari. Accelerato dalle norme del codice rosso ma frenato da quelle giudiziarie, è iniziato con una battuta d’arresto il processo per stalking che vede alla sbarra un 35enne ossolano. La Procura lo accusa di atti persecutori nei confronti della ex convivente -da cui ha avuto una figlia- e del nuovo compagno di lei. Destinatario di un divieto di avvicinamento che ha violato, dopo ripetute denunce, è stato arrestato due volte con le medesime accuse tra l’estate e l’autunno del 2023. La misura cautelare s’è poi attenuata ma, poiché i reati di genere, che rientrano nel cosiddetto codice rosso, prendono una corsia preferenziale, è già arrivato a processo.
Il gup Mauro D’Urso, cui è stato assegnato il fascicolo, ha rilevato di non poterlo esaminare essendosi già espresso dopo uno dei due arresti. E anche l’altra collega dell’ufficio gip/gup (Verbania è un tribunale piccolo e il numero di magistrati ridotto) verosimilmente dovrà adeguarsi perché ha svolto attività in questo procedimento, che si allungherà inevitabilmente nei tempi, nonostante il codice rosso.