VERBANIA -25-01-2024 -- Oltre al falso, ci fu anche la truffa. È stata parzialmente rivista in Appello la sentenza con cui, nel marzo del 2022, l’ex dirigente dell’Unep di Verbania fu condannato a otto mesi (pena sospesa e non menzione) dal Tribunale di Verbania per il reato di falso.
Il dottor Lorenzo Ferrulli, fino al 2018 responsabile degli ufficiali giudiziari di Verbania -da allora trasferito a Vercelli- fu denunciato dai colleghi che riscontrarono irregolarità e anomalie nella tenuta dei conti e dei registri. La sezione di pg dei carabinieri indagò accertando circa 12.000 euro di denaro movimentato per notifiche di atti giudiziari -di enti pubblici, ma anche di privati- sul conto corrente postale che il dirigente pubblico controllava e dal quale uscirono per non pienamente giustificate spese. Di questo denaro non v’era traccia nei registri, nei quali non erano state annotate le operazioni.
Per la Procura di Verbania questi comportamenti integravano tre reati: il falso del registro, il peculato per l’appropriazione di denaro pubblico e la truffa perpetrata ai danni dei colleghi che, di quelle somme, avrebbero dovuto riceverne una parte come retribuzione.
Nel processo di primo grado, tenutosi con rito abbreviato, l’ex dirigente Unep è stato assolto dalle più gravi accuse di peculato e truffa per le quali, in continuazione con il falso, il procuratore Olimpia Bossi aveva chiesto quattro anni e mezzo. Dell’impianto accusatorio è rimasta in piedi solo l’accusa di falso.
In Corte d’Appello, tuttavia, oggi è stata ribaltata l’assoluzione per la truffa e, alla pena iniziale, sono stati aggiunti quattro mesi. Respinta, infine, la richiesta di condanna per peculato.
Ferrulli, difeso dall’avvocato Carlo Ruga Riva, già prima del processo di primo grado aveva risarcito di 2.100 euro ciascuno dei cinque (su sei dell’ufficio) colleghi costituitisi parte civile con gli avvocati Giuseppe Russo e Giorgio Legnazzi.