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VERBANIA - 24-01-2024 -- L’oggetto del contendere era la legna. O, meglio, le piante da tagliare al limitare di un bosco di Baveno per le quali il proprietario pare avesse interpellato, in momenti diversi, due imprese familiari diverse. Quando, il 30 dicembre del 2019, padre e figlio erano entrati in azione per disboscare, s’erano presentati coloro che avrebbero dovuto provvedere al taglio, venendo a contatto e finendo con l’aggredirsi. Che cosa accadde di preciso e quali furono le responsabilità sono domande che deve chiarire il procedimento penale che vede alla sbarra tre uomini con l’accusa di lesioni personali, minaccia grave e danneggiamento.

L’intervento della polizia, che poi raccolse le testimonianze dei presenti, avvenne attorno alle 15,45. La chiamata al numero di emergenza riferiva di un’aggressione con minaccia da parte di tre uomini armati di motosega che poi se n’erano andati a bordo di un furgone cassonato di colore blu. Giunta sul posto, la pattuglia non trovò i presunti aggressori e iniziò a cercare quel mezzo da lavoro quando arrivò una seconda telefonata che riferiva di un nuovo confronto tra le due fazioni. Botte a mani nude e con bastoni e sassi, tentativi di investimento, danneggiamenti furono denunciati da ambo le parti, dando vita poi al processo che s’è aperto al Tribunale di Verbania con l’escussione dei primi testi. Oltre ai poliziotti intervenuti, ha deposto un vicino di casa, che ha chiarito di non aver assistito di persona ma di aver udito schiamazzi e di essere uscito.

 


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