VERBANIA - 22-01-2024 -- “Torni a casa, perché la badante di sua mamma è ubriaca”. Furono le infermiere dell’assistenza domiciliare dell’Asl a contattare, nel marzo del 2022, un cusiano che, impossibilitato ad assistere l’anziana madre malata, da qualche giorno l’aveva affidata alle cure di una donna di nazionalità ucraina. Era al lavoro quando ricevette quella telefonata allarmata. Rincasò e, resosi conto della situazione, chiamò il numero di emergenza. Intervenne una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri di Verbania, che faticò a ricondurre la badante alla calma. S’era chiusa a chiave in bagno, si rifiutava di uscire e, una volta convinta ad aprire la serratura, non volle consegnare i documenti d’identità, minacciando e insultando i militari.
Le sue condizioni erano chiaramente alterate e, alla fine dell’intervento, si ritrovò denunciata per resistenza e per il rifiuto di fornire le proprie generalità. Per questi reati è ora a processo al Tribunale di Verbania, dove i carabinieri che intervennero quel giorno hanno confermato al giudice l’accaduto. Non era presente a testimoniare il figlio della donna, che sarà sentito alla prossima udienza.