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BELLINZONA - 21-01-2024 -- Per la magistratura elvetica l’infortunio mortale sul lavoro in cui persero la vita due frontalieri fu di loro responsabilità. S’è chiusa con un decreto di abbandono l’indagine scaturita nel 2018 dopo che, su un cantiere stradale. Sulla A2 era al lavoro una squadra di operai impegnata nella realizzazione di protezioni fonoassorbenti, intenta a manovrare un cassero dal peso di oltre due tonnellate che, improvvisamente, precipitò a terra colpendo due uomini residenti in Lombardia di 25 e 36 anni. L’impatto non lasciò loro scampo.

Dopo la morte, il procuratore pubblico ha indagato alla ricerca di eventuali negligenze e il fascicolo per omicidio colposo, aperto contro ignoti, ha portato la magistratura a non contestare alcuna accusa. Secondo le risultanze dell’indagine furono gli operai a non rispettare le norme di sicurezza. Uno sganciò il cassero dal sollevatore senza aver avvitato le aste di ancoraggio e, anziché raggiungerlo con la scala, vi si arrampicò, facendolo sbilanciare.

I familiari dei due frontalieri hanno impugnato l’abbandono e si sono rivolti alla Corte dei reclami penali.

 


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