BELLINZONA - 19-01-2024 -- Un “salasso” fiscale per chi è coniugato e divide il reddito familiare con il marito o la moglie e uno sconto per i single? È questa l’ultima ipotesi, rilanciata dal Corriere del Ticino, sull’applicazione del nuovo accordo fiscale Italia-Svizzera entrato in vigore il 1° gennaio.
Solo l’applicazione sul campo delle norme riviste, peraltro in una materia assai complessa, rivela effettivamente la portata dei patti che hanno superato le intese del 1974 e che, come tali, hanno del tutto cessato la loro efficacia.
Tra queste, riferiscono oltreconfine, c’è la regola -che interessa solo i “vecchi” frontalieri, quelli che mantengono inalterato il regime- per cui, chi risiede nella fascia dei 20 chilometri, non viene inserito nella cosiddetta tabella C, quella dei doppi redditi che comprende i coniugi. La modifica risale al 1985 quando gli accordi fiscali vennero rivisti e questa sorta di compensazione fu introdotta in cambio della riduzione dei ristorni dal 40 al 38,8%.
Ora, entrando nella tabella C, il lavoratore si vedrà aumentare l’aliquota delle imposte svizzere. Al contrario, celibi e nubili o che non hanno altri redditi in famiglia, ne ricaveranno un vantaggio perché il loro reddito non sarà più sottoposto al moltiplicatore del 100%, ma a quello medio cantonale del 79%.