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tribunale 15

VERBANIA - 16-01-2024 -- I problemi di vicinato, le liti sui confini, una cesoia di troppo e… il processo. L’aver rimosso alcune piante e arbusti oltre il limite della sua proprietà sta costando un processo per danneggiamento aggravato a un artigiano ossolano. Oggetto del contendere la vegetazione circostante una casa che possiede in Val Antigorio, accanto a quella di un vicino con il quale i rapporti non sono buoni. È in questo contesto di litigiosità che si innesta la denuncia del vicino, che ha accusato l’imputato (aiutato in questo compito da un suo collaboratore) di aver tagliato le piante sulla sua proprietà.

Dal 2016 il danneggiamento è stato depenalizzato, salvo che in alcune circostanze. Una di esse si verifica quando il danno è arrecato a “piantate di viti, di alberi o arbusti fruttiferi, o su boschi, selve o foreste, ovvero su vivai forestali destinati al rimboschimento”. Secondo l’accusa quella potatura è stato un disboscamento che ha compromesso il bosco. Non la pensa così la difesa che, pur ammettendo il taglio delle piante sulla proprietà del vicino, ritiene che non ci sia stato quel danno. È su questo che si giocherà la discussione, rinviata dal giudice ad aprile.

 


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