LESA - 16-01-2024 -- Picasso, Mirò e Matisse sono gli artisti più famosi delle pinacoteca privata che il magnate tedesco Gunter Kiss custodiva nella sua villa di Lesa e che, dopo la sua morte -e di quella, a distanza di pochi giorni, della moglie- è oggetto di una controversia internazionale che vede in prima fila una fondazione e una società lussemburghesi contrapposte al curatore dell’eredità giacente nominato dal Tribunale di Verbania.
Che il miliardario bavarese fosse ricco come Creso lo si era capito dallo stile e dal tenore di vita ostentato dalle sue dimore sparse nel mondo. In Ticino, a Lesa, a Marabella o a Marrakech abbondavano oggetti preziosi e opere d’arte. Quelle che si trovano sul Lago Maggiore hanno un valore stimato in 410 milioni di euro. Ad affermarlo, nell’atto di citazione della causa civile, è una delle due società lussemburghesi che ne rivendica la proprietà.
C’è anche un’altra rivendicazione, con risvolti di natura penale, su un trittico di pale d’altare risalenti al rinascimento spagnolo che l’imprenditore ha regolarmente acquistato ma che, senza autorizzazione della Spagna, ha trasferito in Italia. Si dice che una mattina si sia alzato e abbia deciso di portarseli via, facendoli caricare sull’elicottero privato e portandoli direttamente a Lesa.