VERBANIA - 14-01-2024 -- Uno è risultato irreperibile, l’altro -per il quale il giudice aveva disposto l’accompagnamento coattivo- seppur rintracciato, non è stato prelevato e portato in tribunale dai carabinieri. Continua a trascinarsi e sembra non arrivare a una conclusione il processo che vede alla sbarra un giovane novarese, accusato di lesioni volontarie gravissime per aver, insieme a un altro ragazzo che ha già patteggiato, picchiato violentemente un minorenne sul lungolago di Arona, colpendolo con un calcio al volto mentre era a terra.
Il fatto risale all’estate del 2020, appena dopo il lockdown, quando nella città lacustre, la sera, si fronteggiarono alcuni giovani dal cui confronto nacque una lite per futili motivi finita con un’aggressione.
Le indagini hanno identificato due presunti responsabili. Uno di essi ha patteggiato, definendo la propria posizione, l’altro ha scelto di andare al dibattimento ed è iniziato un processo difficile da portare a termine per per via dei testimoni. Tra gli amici dell’imputato ci sono state ripetute assenze, a iniziare da colui che ha patteggiato e che venerdì, nonostante l’accompagnamento disposto dal giudice, non c’era. Ha cambiato domicilio e al luogo di residenza non si trova.
L’altro, invece, è stato trovato dai carabinieri, che l’hanno raggiunto sul luogo di lavoro ma non l’hanno prelevato, inviando in tribunale una relazione di servizio in cui hanno precisato che il teste era impegnato a lavorare e che ha dichiarato di aver già detto ciò che era accaduto e di non ricordare altro.