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incendio caprezzo

CAPREZZO - 10-01-2024 -- “È andato tutto distrutto, come l’altra volta”. La voce è sconsolata, quasi rassegnata. Riccardo Borgotti, trent’anni, ha visto andare in fumo per la seconda volta il progetto imprenditoriale che aveva avviato all’alpe Egra: la realizzazione di una centrale a biomassa.

Unendo la disponibilità del legname proveniente dalla pulizia dei boschi e la necessità di approvvigionamento energetico, aveva costruito in un alpeggio di Caprezzo una centralina andata a fuoco a fine 2019. Nella notte tra il 13 e il 14 dicembre si sviluppò, dall’esterno dell’edificio, un incendio che distrusse l’impianto. Le fiamme non risparmiarono alcunché. L’indagine avviata dalla Procura di Verbania e condotta dai carabinieri non ha mai portato a nulla. “È ancora aperta – dice l’imprenditore –. E ora succede di nuovo: non so davvero che cosa dire…”.

Il sospetto che il rogo sia ancora una volta doloso è forte, anche perché le modalità sono le medesime. Se ne occuperanno le forze dell’ordine: intanto bisogna fare di nuovo i conti con i danni e con tanto denaro andato in fumo.

 


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