VERBANIA - 09-01-2024 -- Violenza sessuale. È questa l’accusa con la quale è a processo al Tribunale di Verbania il 28enne operatore socio-sanitario di origine siciliana che, nei primi giorni di agosto del 2022, fu arrestato dopo che una paziente del Dea del “Castelli” di Verbania l’aveva denunciato. La donna, oggi costituita parte civile, s’era recata in ospedale per una visita. Era convalescente dopo un intervento chirurgico e attendeva di essere sottoposta al triage quando l’Oss le si avvicinò offrendole assistenza. L’aiutò ad andare in bagno e in quegli istanti in cui rimase solo con lei la toccò nelle parti intime. La paziente denunciò il fatto, accaduto il 29 luglio, ai carabinieri di Stresa, che aprirono il protocollo del codice rosso e, in poco tempo, consentirono alla Procura di chiedere e ottenere un’ordinanza di custodia cautelare. Dopo l’arresto l’indagine ha fatto il suo corso e, passato il vaglio del gup, l’Oss è stato rinviato a giudizio.
Di fronte al collegio presieduto dal giudice Gianni Macchioni oggi sono stati espletati gli atti preliminari, tra cui la formalizzazione della costituzione della parte civile, fissando già la prossima udienza.
L’Oss, che non era alle dipendenze dell’Asl ma in servizio tramite una cooperativa esterna, ha altri procedimenti in corso. Dopo aver patteggiato per resistenza e guida in stato di ebbrezza, deve rispondere delle lesioni a una collega in un altro processo e, in un terzo, delle lesioni aggravate a un venditore ambulante di rose straniero che, in quegli stessi giorni, aveva colpito con il guinzaglio del cane.