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tribunale aula b vuota

VERBANIA - 08-01-2024 -- Non è sufficiente che l’imputata sia stata l’ultima intestataria del contratto per poterla condannare. Ammonta a 3.000 metri cubi la quantità di gas metano che l’azienda distributrice ha denunciato essere stata rubata da una cliente del basso Verbano. Un controllo in loco rivelò la rottura dei sigilli apposti a suo tempo che, accertata anche dai carabinieri, portò a una denuncia per furto aggravato, una delle tante raccolte negli ultimi anni in zona, soprattutto dopo che, con il cambio di gestore, sono iniziate le sostituzioni dei vecchi contatori e sono venute a galla numerose irregolarità.

Che il contatore dovesse essere chiuso e che nemmeno un millimetro cubo di gas dovesse finire in rete era palese, non altrettanto chi aveva manomesso e chi fruiva. Nel procedimento penale che s’è chiuso oggi al Tribunale di Verbania è stato il pm a chiedere l’assoluzione perché i testimoni -tecnici del gas e operanti di polizia giudiziaria- non hanno fornito la prova che il contatore (peraltro accessibile dalla pubblica via) fosse stato manomesso dalla donna a giudizio, né che dimorasse in quella casa al momento del controllo.

 


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