CANNOBIO - 7-1-2024 -- 3600 lumini disseminati dai volontari lungo le strade del borgo a cui si aggiungono quelli che i cannobiesi non fanno mai mancare alle finestre e all'uscio delle porte nei due giorni di gennaio che segnano la festa religiosa più sentita. In una serata benedetta da una temperatura abbastanza mite, Cannobio per il 502mo anno ha celebrato il miracolo della Sacra Costa. Straordinaria la partecipazione, migliaia di persone, con tanti in arrivo anche dal Canton Ticino o dall'altra sponda del lago dove, come ha ricordato il vescovo Brambilla, il miracolo è molto sentito. I sindaci del territorio e le istituzioni non hanno fatto mancare la propria presenza, chiamati in ballo diverse volte dal vescovo Franco Giulio Brambilla nel corso di un'omelia incentrata sulla carità "generatrice di vita" in un mondo complesso dove "la società è un arcipelago, un insieme di isole dove tra un'isola e l'altra non c'è nulla". A concelebrare diversi sacerdoti della diocesi, ed ovviamente il parroco don Mauro Caglio. Come tradizione vuole, dopo la funzione religiosa, la processione con la reliquia della Sacra Costa s'è diretta verso il santuario della Santissima Pietà, passando per le vie del borgo e poi costeggiando il lago alla luce dei lumini e delle candele portate dai fedeli. Lunedì il ritorno nella basilica di San Vittore dove tornerà ad uscire l'anno prossimo, per il 503mo anniversario del miracolo.