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ROMA - 05-01-2024 -- Non è iniziato bene il 2024 dei frontalieri, che oltre a dover fare i conti (quelli nuovi, assunti dopo la revisione dei patti fiscali internazionali) con la doppia imposizione fiscale, con lo smart working al 25% e con la tassa extra per la sanità italiana da corrispondere in Italia, sono tornati loro malgrado al centro di una querelle.

Ad “aprire il fuoco” è stato il Corriere del Ticino. Nel numero odierno il quotidiano ha pubblicato un articolo dal titolo “Frontalieri, l’aria è cambiata”, nel quale si afferma, citando come fonte il deputato Pd Toni Ricciardi (docente universitario in Svizzera, originario di Avellino ma eletto all’estero), che sarebbe in discussione a Roma una legge sul domicilio fiscale che, introducendo come parametro le ore lavorate all’estero (con tempo di percorrenza negli spostamenti) da chi risiede in Italia, di fatto cancellerebbe il frontalierato, con le annesse conseguenze sul piano economico. L’articolo, cui dà un contributo un rappresentante sindacale elvetico dell’Ocst, scarica le responsabilità politiche su Fratelli d’Italia e Lega, partito che non sarebbe più difensore del frontalierato come un tempo. Gli esponenti varesini del partito di Salvini non l’hanno presa bene, rispedendo al mittente le critiche e negando che vi saranno penalizzazioni, al contrario previste dal Pd.

 


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