VERBANIA - 03-01-2023 – Minoranza-maggioranza (con deleghe)-minoranza. Lega-Alleanza civica-Fratelli d’Italia (passando per il Gruppo misto) è il percorso che in poco meno di due anni e mezzo ha compiuto Giovanni Brigatti. Oggi il consigliere comunale verbanese ha formalmente annunciato il suo ingresso nel gruppo di Fratelli d’Italia, ufficializzando l’ennesimo -probabilmente l’ultimo- passaggio del suo “movimentato” mandato a Palazzo Flaim. Democristiano d’estrazione, passato dai Popolari a Forza Italia, transitato in Udc e Ncd, nel 2019 s’è candidato con la Lega, non venendo eletto. Nel settembre del 2021 ha preso il posto di Luigi Airoldi per, ad aprile 2022, compiere un’inversione a “U” e dichiararsi aderente alla maggioranza di Silvia Marchionini che, affidandogli le deleghe ai rapporti con l’Atc, l’ha accolto nel centrosinistra tramite il gruppo di Alleanza civica, che ha polemicamente lasciato in agosto per confluire nel Gruppo Misto prima, appunto, di un’altra giravolta, il ritorno nel centrodestra sotto le insegne di Giorgia Meloni.

“Me l’ha presentato Mario Mantovani (senatore di Fdi, già personaggio di primo piano in Forza Italia in Lombardia, ndr) – spiega Davide Titoli, segretario provinciale di Fratelli d’Italia –: sarà un valido supporto al gruppo”.

Gruppo del quale non farà parte Giorgio Tigano, che pure s’era iscritto in estate al partito ma solo, come da lui stesso pubblicamente dichiarato, per fare un piacere a Titoli, sostenendone la candidatura a segretario contro l’avversario Matteo Marcovicchio. Aderente come una sorta di cavallo di Troia congressuale, ha già fatto sapere d’essersi dimesso, non condividendo la politica di Fratelli d’Italia, partito in cui si sente in imbarazzo essendo egli missino, ancor più a destra. “Giorgio è un amico – ha commentato Titoli –. Con il 31 dicembre ha cessato d’essere iscritto: speravo sarebbe rimasto a lungo ma sono sicuro che ci sarà vicino”.