STRESA - 01-01-2024 -- Il progetto è partito più di vent’anni fa, i lavori sono fermi e, con molte probabilità, non vedranno la fine nemmeno in questo ennesimo mandato. Intanto, però, non è escluso che ci possano essere cause o denunce. Il porto di Stresa, il grande incompiuto che, voluto dalla giunta di Giorgio Diverio (di cui l’attuale sindaco, Marcella Severino, era assessore), ha attraversato i governi del commissario prefettizio Salvatore Pasquariello, di Canio Di Milia e Giuseppe Bottini. Sotto l’Amministrazione di quest’ultimo, nella primavera del 2019, a opere ultimate, un fenomeno atmosferico particolare -vento forte e onde alte mentre le acque erano basse- provocò il distacco dei pontili. L’incidente, che non ebbe conseguenze o danni, fu preoccupante perché rivelo problemi strutturali che, indagati, hanno portato a ben due perizie degli ingegneri del Politecnico di Torino. La prima per chiarire le cause del sinistro, la seconda -all’esito dell’altra- per meglio definire quali interventi correttivi progettare e realizzare affinché il porto sia ultimato e diventi fruibile. Al momento la giunta di Stresa, che ha messo a bilancio mezzo milione nel 2024 e nel 2025, non è ancora arrivata alla fase della progettazione esecutiva e, quindi, è realistico pensare che ci vorrà ancora del tempo.
Nel frattempo, però, è stato dato incarico all’avvocato di Novara Ignazio Pagani di verificare la “sussistenza di responsabilità civili e/o penali in relazione all’evento (...), previo studio e analisi della documentazione degli atti dell’appalto integrato dei lavori, nonché per individuare le corrette modalità tecnico-giuridiche per il completamento delle opere mancanti”.