VERBANIA - 20-12-2023 -- Otto mesi ciascuno, allo chef e alla moglie titolare del ristorante. È questa la richiesta con la quale il pm Fabrizio Argentieri ha concluso la requisitoria del procedimento a carico di Marco Sacco, patron del ristorante Piccolo lago di Verbania, sul lago di Mergozzo. Commercio di sostanze alimentari nocive e lesioni colpose sono i capi di imputazione riconducibili a un banchetto nuziale tenutosi nell’estate del 2021 in seguito al quale numerosi ospiti -sposi compresi- subirono un’intossicazione alimentare virale, per alcuni curata in ospedale.

Ciò che provocò problemi gastrointestinali fu il norovirus contenuto nelle vongole utilizzate come garnish del risotto alla borragine, un piatto celebre dello chef Sacco, che si chiude appunto con l’aggiunta di vongole crude sul risotto mantecato.

I molluschi, pescati nell’oceano Atlantico, in Francia e comprati da uno dei più importanti rivenditori di alimentari d’Italia, arrivarono al Piccolo lago sigillati, furono fatti decongelare il giorno prima e utilizzati l’indomani, per il banchetto.

Secondo la Procura la scelta di servire un mollusco crudo contravvenne alle indicazioni del produttore sul corretto modo di utilizzare l’alimento, provocando le lesioni agli ospiti.

Sono 57 le parti civili costituite, che chiedono di essere risarcite, così come la coppia che pagò per quel banchetto rovinato.

La difesa dello chef e della moglie è costruita sul fatto che l’alimento era già contaminato dal virus quando venne consegnato e che, quindi, non ci fu una responsabilità di chi lo utilizzò.

Il giudice Beatrice Alesci, che ha ascoltato le parti in un procedimento con rito abbreviato, in camera di consiglio, ha rinviato al 23 febbraio per repliche e sentenza.