VERBANIA - 19-12-2023 -- Non si sono presentati ancora e, assenti senza giustificazione, la prossima volta arriveranno in tribunale scortati dai carabinieri. È difficile, per pm e giudice, ricostruire che cosa accadde sul lungolago di Arona in quella notte dell’estate del 2020 quando un sedicenne fu soccorso dall’ambulanza e portato in ospedale con gravi fratture -anche scomposte- al naso e al massiccio facciale. Per la Procura i responsabili di quel violento pestaggio originato da futili motivi sono due giovani novaresi, già allora maggiorenni. Uno è stato giudicato con rito abbreviato mentre l’altro ha scelto la strada del dibattimento, non senza difficoltà perché i testimoni chiamati dall’accusa a raccontare le circostanze di quella notte, o non si presentano, o forniscono versioni poco chiare. Già un teste venne coattivamente accompagnato in Tribunale. Altri due, convocati per una nuova udienza, non si sono nuovamente presentati, incorrendo nel disappunto del pubblico ministero, che li ha citati come tesi dell’accusa. Per questa ragione ha chiesto al giudice che, anche nei loro confronti, sia disposto l’accompagnamento coattivo, sia cioè la forza pubblica a prelevarli a casa e ad accompagnarli in Tribunale, la prossima volta.