VERBANIA - 18-12-2023 -- C’è un filo rosso che lega Gianni Macchioni al Vco. Il nuovo presidente del Tribunale di Verbania, che stamane ha giurato a Palazzo di giustizia prendendo possesso dell’incarico conferitogli dal Csm, l’ha ricordato ai colleghi, al personale e agli avvocati presenti, evocando la figura del nonno Mario. Mario Macchioni, classe 1904, originario di Firenze, nel 1928 vinse il concorso in magistratura e nel 1930 venne assegnato a Omegna come pretore, dove rimase anche in seguito svolgendo la professione di avvocato.
La tradizione giuridica s’è perpetuata in famiglia e il giudice, che sino a pochi giorni fa era alla Corte d’Appello di Torino, ora è il nuovo presidente del Tribunale. Prende il posto lasciato libero due anni fa da Luigi Maria Montefusco, andato in pensione e sostituito in questo periodo da Rosa Maria Fornelli. Che, nel suo discorso di commiato, ha sottolineato il valore del lavoro di squadra, ringraziando i colleghi, il personale e gli avvocati per la collaborazione, rimarcando in particolare il ruolo del giudice Monica Barco e del dirigente Silvestro Vendemmia. Non ha però nemmeno nascosto le difficoltà che il nuovo presidente troverà, soprattutto per la carenza di organico tra il personale e nelle cancellerie.
Compiacimento per la nomina è stato espresso da Edoardo Barelli Innocenti, presidente della Corte d’Appello di Torino, mentre il procuratore capo Olimpia Bossi ha dato il benvenuto al collega, così come il presidente dell’Ordine degli avvocati, Paolo Ricci, che ha rinnovato la disponibilità alla collaborazione della categoria.
Nel ringraziare, Macchioni ha ribadito l’importanza della collaborazione: “Ho colto al mio arrivo spirito di servizio da parte di tutti, che è un segno di civiltà – ha detto –. Mi impegno a difendere e tutelare l'autonomia dei colleghi e sono disponibile all’ascolto: non ho mai apprezzato chi è convinto che la verità stia solo nelle proprie tasche”.