Ottant’anni fa, il 19 dicembre 1943, veniva firmato e divulgato dai rappresentanti delle regioni alpine riunite in un convegno clandestino a Chivasso un documento chiamato la Carta di Chivasso. La rivendicazione era quella di ottenere per le regioni alpine un’autonomia economica e fiscale, ma anche culturale e scolastica. Tale progetto si inseriva in un contesto che avrebbe voluto rifondare tutte le istituzioni dal basso con la creazione di uno stato repubblicano su base federale e cantonale. La prospettiva, però, andava oltre e si proiettava verso una costruzione transnazionale che era quella di un’Europa dei popoli e dei territori. Le idee dei partecipanti al convegno di Chivasso, infatti, erano largamente ispirate dal pensiero politico risorgimentale di Carlo Cattaneo. Era stato proprio Cattaneo ad essere uno dei primi sostenitori degli Stati Uniti d’Europa, anche come antidoto alle derive assolutistiche degli Stati nazionali. Di solito in pochi celebrano la ricorrenza, ma è importante. E’ importante anche in vista delle prossime elezioni europee, dove per la prima volta si potrà costruire una maggioranza politica omogenea che potrà realizzare un programma e non essere costretta a mediare in continuazione tra interessi opposti. Allora si potrà lavorare per costruire gli Stati Uniti d'Europa , cioè un'Europa politica dove la rappresentanza arrivi dai popoli e dai territori.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota