VERBANIA - 15-12-2023 -- Nasce da Verbania, dalla denuncia di una persona truffata nel 2021, l’inchiesta “Sfarzo criminale” che, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo verbanese e dai colleghi di Napoli, sotto il coordinamento della Procura partenopea, ha portato stamane all’esecuzione di otto ordinanze di custodia cautelare, metà in carcere e metà ai domiciliari.
All’Arma è arrivata la segnalazione di chi, rispondendo a un sms apparentemente spedito dal proprio istituto di credito, s’era visto sottrarre del denaro. Da quel momento – come sottolinea il capitano Francesco Lionello (nella foto), comandante del Nucleo investigativo – l’indagine s’è presto allargata a un ampio e strutturato sodalizio criminale attraverso indagini telematiche, intercettazione telefoniche, nonché appostamenti.
Il cuore della banda era a Napoli. Il modus operandi iniziava con il “phishing”, appunto. Da un apposito software sono stati spediti migliaia di sms contenenti l’invito a modificare, per ragioni di sicurezza, le credenziali del proprio home banking. Nell’sms era contenuto il link a un sito clone di quello della banca, nel quale il correntista forniva i primi dati. Da un finto call center, camuffato con un software per far apparire sul cellulare il numero di quello della banca, partivano le telefonate a chi era stato ingaggiato per farsi consegnare, con l’inganno, credenziali e password. A quel punto, entrati nel conto, effettuavano bonifici oppure attivavano carte di credito virtuali pay by link con le quali pagavano e ritiravano capi d’alta moda in attività commerciali, alcune delle quali compiacenti. Il denaro sottratto, circa 164.000 euro documentati, veniva così riciclato in costosi abiti o accessori facili da rivendere senza alcuna tracciabilità.