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ferrari giordano andrea
VERBANIA – 14.02.2016 – Domani sera

tornerà a riunirsi la conferenza dei capigruppo del Comune di Verbania. Sarà la prima volta dopo la crisi politica “democratica” che ha portato alle dimissioni il segretario cittadino. Tra gli argomenti, oltre al regolamento per il testamento biologico caro al Pd, ci sono anche due questioni “spinose”: la decadenza per incompatibilità di Michael Immovilli (Forza Silvio) per la nota vicenda del ricorso al Tar contro la gestione dei campi da calcio cittadini, e la decadenza di Gianluca Zappoli (Pd) per le troppe assenze come da regolamento comunale.

La prima non può che essere la naturale conseguenza di due votazioni già espresse dall’assemblea di Palazzo Flaim che, nonostante il “no” delle minoranze, ha contestato l’incompatibilità e l’ha accertata.

La seconda è meno scontata perché una parte del Pd, con in testa il sindaco Silvia Marchionini, non è ben predisposta per la cadenza (che il diretto interessato potrebbe evitare dimettendosi). Mentre i gruppi di minoranza attendono e sollecitano il “caso” Zappoli – pare che il Consiglio si riunirà lunedì prossimo, 22 febbraio –, lo stesso fa il primo dei non eletti della lista Pd, Giordano Andrea Ferrari (nella foto). Il segretario verbanese del Psi sul suo profilo Facebook annuncia battaglia minacciando esposti e denunce. "Non subirò senza reagire un danno ingiusto causato da eventuali decisioni non legittime – scrive –. Danno conseguente ad eventuali abusi mirati a distorcere l'interpretazione di chiare norme regolamentari. Se del caso si leggano, tutti i consiglieri comunali il 323 del Codice Penale.
Non è una scelta politica, non è una scelta di simpatia. Siamo di fronte a regole precise e a dati oggettivi". Per inciso l’articolo 323 del codice penale è l’abuso di ufficio.

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