VERBANIA - 09-12-2023 -- Manca solo un testimone della difesa, che sarà sentito a marzo, per concludere il processo per truffa e falso che vede imputate al Tribunale di Verbania tre persone, tutte riconducibili al gruppo che, nell’estate del 2019, aveva in animo di organizzare alcuni eventi a Verbania: una sorta di fiera del benessere nel parco di Villa Maioni e -sotto Ferragosto- lo street food in piazza Fratelli Bandiera. L’arrivo dei truck del cibo da strada senza che vi fossero infrastrutture e autorizzazioni, portò alcuni degli standisti, inferociti, a sporgere denuncia davanti alla polizia municipale. Furono i vigili a condurre i primi accertamenti. I carabinieri intervennero in un secondo tempo, sull’altro evento “saltato”, quello in biblioteca, per il quale era stata falsificata -nell’ipotesi dell’accusa- una lettera del direttore della biblioteca, funzionario del comune di Verbania.

Oltre al falso, l’altra contestazione, quella per lo street food “fantasma”, è di truffa aggravata in concorso. Ed è sui rapporti tra gli organizzatori di Verbania live -pseudoassociazione la cui rappresentante s’era accreditata presso la giunta, tanto da comparire alla conferenza stampa di presentazione del Palio remiero, di cui sarebbe dovuta essere sponsor- e il Comune che si sono soffermate le domande dei difensori nell’ultima udienza. A testimoniare sono stati chiamati il sindaco Silvia Marchionini e la sua segretaria, funzionaria responsabile anche per l’Urp. Il primo cittadino ha ricostruito i contatti avuti con gli organizzatori, spiegando di non aver mai concesso il patrocinio e di aver delegato gli accertamenti all’assessore alla polizia municipale.

La segretaria non ha del tutto chiarito i passaggi burocratici delle varie domande, come del resto era accaduto quando in aula furono sentiti i vigili che avevano gestito la pratica.

Alla fine del dibattimento manca ora solo un testimone, che sarà sentito a marzo.