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VERBANIA - 8-12-2023 -- L'apertura di piazza Garibaldi alle automobili, paventata da Giandomenico Albertella, seppure in maniera provvisoria, continua a destare reazioni avverse. Registriamo l'intervento di Ambiente Verbania, la formazione guidata da Nico Scalfi con Claudio Zanotti e Giovanni Margaroli, che parla al proposito di  "frivole banalizzazioni da logomachia preelettorale".

"Al di là della sua inutilità commerciale e dell’accelerata e irreversibile rovina dei materiali lapidei che comporterebbe, la proposta rivela plasticamente una visione antitetica della città .

Pur di intercettare qualche voto di categoria – dice Nico Scalfi – la Destra verbanese risuscita trentacinque anni dopo la miope battaglia che il Msi condusse alla fine degli anni Ottanta contro la pedonalizzazione di piazza Ranzoni a Intra. La visione di Albertella è regressiva e nega l’idea-guida del centrosinistra che si è progressivamente realizzata durante gli ultimi vent’anni fino ad oggi: restituire tutto l’affaccio a lago da Fondotoce al confine di Ghiffa ad una fruizione di elevata qualità ambientale, paesaggistica e turistica, spostando gradualmente a monte il traffico automobilistico e la sosta. A questa logica rispondono la realizzazione della grande ciclopedonale, la riqualificazione, pedonalizzazione e ripavimentazione dei lungolaghi e dei centri storici di Suna, Pallanza e Intra, l’individuazione dei parcheggi di attestamento all’ingresso degli abitati”.

AmbienteVerbania invita Albertella a condividere obiettivi più coerenti e razionali per il bene della città come  la realizzazione del secondo lotto di via B.gta Cesare Battisti con il nuovo ponte sulla Intra-Premeno, opera che costituisce l’unica vera, realistica ed economicamente sostenibile soluzione per ridurre drasticamente il traffico su corso Mameli e trasferire su altri più idonei percorsi i flussi di attraversamento della città.

Voler ripristinare traffico e sosta sulla piazza di Pallanza con il pretesto della provvisorietà – conclude Scalfi – significa mantenervi per sempre le auto, significa vanificare un’importante svolta. Piuttosto l’Amministrazione va spronata a migliorare da subito la nuova piazza (verde, materiali lapidei, valorizzazione artistica culturale) e soprattutto a riprendere il ‘cuore’ del progetto di rigenerazione, intervenendo sul tessuto urbano immediatamente retrostante (la ripavimentazione in pietra del quadrante compreso tra Villa Olimpia, piazza Pedroni, l’asse di via Guglielmazzi, piazza Pasqué e le adiacenze della scuola di polizia penitenziaria, con un’attenzione tutta particolare a piazza Giovanni XXIII già oggetto una dozzina d’anni fa di un malriuscito intervento di ridisegno)

 Insomma, una visione d’insieme che, muovendo dal rifacimento di pregio degli spazi pubblici, riconsegni finalmente la Piazza e la Vila a un destino comune caratterizzato da una riqualificazione complessiva urbanistico-edilizia, viabilistica, urbana e socio-economica, nel segno della progressiva emancipazione dai flussi automobilistici, di una mobilità interna non invasiva e sostenibile, di una pedonalità turistica in grado di rivitalizzare l’attività commerciale, di una intelligente valorizzazione del patrimonio edilizio del centro storico.

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