VERBANIA - 07-12-2023 -- Nove mesi con il riconoscimento delle attenuanti generiche e i doppi benefici di legge: sospensione condizionale e non menzione. Si chiude con una condanna il processo per falso in atto pubblico che ha visto alla sbarra l’impiegata del comune di Premosello Chiovenda accusata, in concorso con l’ex sindaco Giuseppe Monti, di aver retrodatato -nel settembre del 2020- due determine riguardanti la casa di riposo, a quell’epoca sotto la lente di ingrandimento per la proroga contrattuale, la nomina della direttrice e i lavori del padiglione Covid mai autorizzato.
Il procuratore capo Olimpia Bossi aveva chiesto la condanna a un anno, ritenendo che la funzionaria fosse stata complice del primo cittadino, che per questa vicenda ha già definito la sua posizione patteggiando un anno e quattro mesi (pena sospesa) per falso e turbativa d’asta, nel far credere che quelle decisioni, pubblicate dopo, fossero state prese prima. Difesa dagli avvocati Maria Grazia Medali e Bruno Stefanetti, ha sostenuto di aver agito su disposizione di Monti in buona fede, aiutandolo soltanto alla redazione materiale non essendo un settore di sua competenza, ma del sindaco, che era anche responsabile del servizio.