VERBANIA - 06-12-2023 -- “Le porte sono aperte a tutti, ma il candidato sono io e chi si vuole sedere al tavolo lo accetti, altrimenti, legittimamente, prenda altre strade”. Giandomenico Albertella non usa giri di parole e, forte del sostegno del neosegretario provinciale di Fratelli d’Italia, Davide Titoli, letteralmente detta le condizioni al centrodestra in vista delle elezioni comunali di giugno a Verbania. In una conferenza stampa tenutasi stamane al Chiostro ha sfruttato l’asse col partito di Giorgia Meloni per “avvisare” Forza Italia e Lega, che sul suo nome avevano frenato.
“Ho dovuto aspettare la fase congressuale – ha esordito Titoli –, ma ora posso annunciare il nostro pieno e convinto sostegno ad Albertella, che ha grandi capacità e con cui c’è sintonia di vedute. Ho il dovere di lanciare la palla in avanti nel centrodestra. Le porte sono aperte: speriamo che gli altri entrino nella nostra squadra”.
Con il totale appoggio dei componenti della sua civica, Verbania Futura, il candidato in pectore sgombra il campo, oltre che dalla indiscutibilità della sua candidatura, da ogni “giochetto” politico su “poltrone o incarichi di assessore: si deciderà, non in base all’appartenenza politica, ma alla capacità e alla rappresentatività”.
All’annuncio del sostegno di Fdi, il segretario provinciale del Carroccio, Enrico Montani, aveva risposto predicando calma e dicendo che aspettava dai colleghi di coalizione risposte sui tre nomi da lui messi in campo. “Alla Lega dico con trasparenza che il punto fermo è la mia candidatura a sindaco. Le porte sono aperte. Ma se si siedono con tre candidati, no”.
Più marcate le critiche a Forza Italia, con bordate all’indirizzo della coordinatrice Mirella Cristina. “Forza Italia e i tavoli regionali? Sono lontani anni luce. Gli amici di Forza Italia di Verbania sono qui...” – ha detto riferendosi a Massimo Manzini e al gruppo fuoriuscito dagli azzurri qualche anno fa. “Non ci interessa il simbolo, che è un pezzo di carta. Se il metodo è quello annunciato dal commissario, perché loro non vanno a congresso come Fratelli d’Italia, non ci stiamo. Contano le persone e i risultati si vedono sul territorio, si vede che cosa ha fatto uno durante il suo mandato”.