VERBANIA - 02-12-2023 -- Ha rinunciato alla prescrizione, ha chiesto d’essere giudicato ed è stato assolto. Il fatto non costituisce reato è la formula con la quale la Corte d’Appello di Torino ha annullato la condanna per diffamazione aggravata a carico dell’ex consigliere comunale stresiano Alfredo Macrì del Giudice. Nel 2015, quando ancora sedeva sui banchi dell’assemblea municipale, durante un intervento sulla revoca del progetto per un collegamento pedonale tra l’hotel Villa Aminta e il capoluogo che sarebbe stato pagato dal privato albergatore, intervenne segnalando il conflitto di interesse dell’allora segretario generale Ugo Palmieri, considerato “amico” dell’imprenditore.

Al di fuori del contesto consiliare, le medesime considerazioni le espresse su Facebook, sulla pagina del gruppo Uniti per Stresa e su quella personale. Frasi che il dirigente pubblico ritenne diffamatorie e per le quali sporse querela. C’è voluto tempo -e numerose udienze- al tribunale di Verbania per chiudere la causa, che in primo grado ha visto il giudice Annalisa Palomba condannare, nel maggio del 2022, l’ex consigliere comunale a un’ammenda di 600 euro e a un risarcimento di 10.000 euro. Macrì Del Giudice ha impugnato la sentenza, discussa ieri in Corte d’Appello. Trascorsi più di sette anni e mezzo dai fatti, avrebbe potuto beneficiare della prescrizione, alla quale ha però rinunciato. I giudici di secondo grado hanno quindi riesaminato la questione e respinto la richiesta dell’accusa di conferma della condanna -seppur con la possibilità di ridurre la pena-, assolvendolo con la formula “il fatto non costituisce reato”, ritenendo che manchino elementi perché quelle frasi siano considerate diffamatorie. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.