VERBANIA - 2-12-2023 -- Una cabinovia per decongestionare il traffico a Verbania. In mancanza di una circonvallazione, potrebbe essere questa la soluzione più efficace, meno impattante, di relativamente rapida esecuzione e persino più economica da adottare in un futuro neppure troppo lontano. È questa una delle idee che venerdì sera, in un palazzo Flaim pieno come solo in certe occasioni, Giandomenico Albertella e la lista Verbania Futura hanno presentato ai cittadini. "Non chiamiamoli progetti, non lo sono ancora", ha precisato Albertella parlando di questi spunti "strutturati". Obiettivo: condividere le idee per la città con la città, richiamare la partecipazione dei cittadini nella costruzione di un programma amministrativo. Un programma basato su un "progetto complessivo" per la città, ha introdotto Silvano Boroli. "Le scelte devono partire dal basso. Mi viene la pelle d'oca se penso che qualcuno vorrebbe che il candidato sindaco venisse deciso dalle segreterie di partito", ha chiosato Albertella e qui la stoccata precisa, senza fare nomi ma evidentemente diretta, è andata alla coordinatrice di Forza Italia Mirella Cristina che, dopo l'appoggio di Fratelli d'Italia incassato da Albertella, ha parlato di "equilibri di coalizione che vacillano". Sarà rottura definitiva? Presto per dirlo, una cosa però è acclarata, il candidato di Verbania Futura va avanti e mette giù il programma. A proposito delle idee illustrate al pubblico, Albertella ha più volte reiterato il concetto di concretezza, anche davanti a progetti, come la cabinovia, che possono apparire azzardati. Ad illustrarlo è stato Maurizio Sanavio che in premessa ha spiegato come esempi di cabinovie chiamate ad alleggerire il traffico cittadino in alcune aree esistano già in mezzo mondo: New York, Barcellona, Lisbona per non parlare della Val di Non dove in cabinovia trasportano le mele (evitando l'inquinante passaggio dei mezzi pesanti tra i campi) e Sorrento, che ha già un progetto in fase avanzata. La cabinovia pensata per Verbania avrebbe base al Movicentro, portando il pubblico, 6000 persone all'ora la capacità stimata per cabine di massimo 12 persone, sino al San Bernardino. Costo stimato: 30 milioni di euro, contro i 300 necessari alla realizzazione di una circonvallazione.
L'idea di promuovere Verbania come luogo di residenza per una parte delle 65mila persone che a breve andranno a occupare Mind (Milano Innovation district), ovvero il gigantesco centro tecnologico e di ricerca che sta sorgendo nell'area ex Expo a Rho, è stata portata da Dario Ferrari di Distretto33, mentre in dissenso alla ristrutturazione in corso del lungolago di Intra, Pierluigi Chiovini ha illustrato l'idea di un tunnel nel cuore di Intra. Chiovini ha ricordato come nel 1985 nell'ambito di un concrso di idee fu paventata la possibilità di creare un tunnel che dalla rotonda di piazzale Flaim spuntasse all'altezza della Banca di Novara, liberando la zona al lago dal passaggio delle automobili e destinandolo a pedoni e turisti. Ad Albertella il compito di illustrare la prima proposta, quella di un recupero dell'Area Acetati che, in accordo col privato che l'ha acquistata all'asta, renda i 150mila metri quadrati alla città. Una possibilità sarebbe la creazione di una "foresta urbana" che limiti l'impatto a ridosso del quartiere Sant'Anna, con una parte di fabbricati recuperati ad usi diversi ed una parte destinati alla creazione di un centro per l'audiovisivo "una fabbrica di immagini" che possa portare occupazione, collegandosi peraltro a Locarno, sede del festival cinematografico internazionale, e Milano.
A.D