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tribunale 16

VERBANIA - 01-12-2023 -- Il giudice gli ha tolto l’aggravante dell’incidente stradale e gli ha “salvato” la patente, non però l’auto. Sei mesi di arresto è la pena per la guida in stato di ebbrezza di un 76enne verbanese, che il 10 marzo del 2022 ebbe una disavventura al volante in Valle Antigorio. Sceso da una passeggiata in montagna aveva – parole sue – un peso sullo stomaco che ha cercato di alleviare in un bar di Crodo con due bicchieri di grappa. Poi s’è rimesso al volante e, nello scendere, dopo poche centinaia di metri, alle porte della galleria sulla statale 659, l’auto s’è fermata in mezzo alla strada, danneggiata. Secondo i carabinieri intervenuti insieme all’ambulanza del 118, perché aveva provocato un incidente autonomo. Secondo l’imputato perché aveva avuto un problema meccanico, o prima, o dopo aver urtato un masso a bordo strada.

S’è rotto il braccetto della ruota anteriore destra – ha raccontato al giudice –, non so se prima di colpire il sasso, o dopo. Difeso dall’avvocato Gabriele Pipicelli, ha invocato un accertamento tecnico per accertare che si sia trattato di un problema meccanico, respinto dal magistrato che, tuttavia, nel valutare le circostanze del caso, ha escluso questa aggravante che, se contestata, gli avrebbe comportato la revoca della patente di guida, anziché la sospensione per un anno (già peraltro scontata). Questo perché l’ebbrezza alcolica, ancorché contestata dalla difesa, era evidente dagli esami del sangue ai quali fu sottoposto in ospedale e che restituirono un valore molto alto: 2,21 grammi per litro. Come pena accessoria è stata confermata la confisca del mezzo, che perdereà.

 


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