VERBANIA - 30-11-2023 -- Uno era l’intestatario del numero di telefono, l’altro della carica PostePay sulla quale è stato effettuato il pagamento. Sei mesi e 50 euro di multa ciascuno è la pena che il Tribunale di Verbania ha stabilito per i due uomini accusati di truffa aggravata in concorso per una frode da 550 euro messa a segno ai danni di una donna cusiana di origine straniera. Alla ricerca di una stufa a pellet da installare in casa, si imbatté su Facebook nella pubblicità di un sito internet specializzato in e-commerce. Cliccò e venne dirottata al portale dove trovò l’annuncio e i contatti per definire l’acquisto. Perfezionata la transazione, attese che la merce le arrivasse a casa, ma invano. Fu allora che, resasi conto di aver subito una truffa, si rivolse al commissariato di Omegna. Le indagini sul fronte web non ebbero alcun esito perché il sito era registrato in Israele e per avere accesso ai responsabili sarebbe servita una rogatoria internazionale.
Più fortuna l’ispettore ebbe nel seguire le tracce del denaro e dei contatti a monte dell’acquisto, che portarono ai due uomini, mandati a giudizio dalla Procura di Verbania e condannati alla pena chiesta dal pm. Le difese avevano invocato l’estraneità ai fatti e la mancanza di identificazione certa.