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VERBANIA - 27-11-2023 -- L'aumento delle tariffe annunciato da Conser VCO per raccolta e smaltimento rifiuti, costerebbe alle famiglie verbanesi circa un euro in più al mese. Si tratterebbe di un adeguamento a tariffe ferme da 9 anni con un'inflazione che intanto ha raggiunto le due cifre facendo lievitare i costi del carburante.
Da questi dati, che consentirebbero a Conser di rimediare al buco di 600mila euro, partono le considerazioni del gruppo “Ambiente Verbania” rivolte all'amministrazione Marchionini. La contraddizione messa in evidenza dalla neonata formazione civica è che in questi anni l'amministrazione ha provveduto ad aumentare considerevolmente le tariffe dei servizi a domanda individuale ma oggi si scaglia contro gli aumenti paventati da Conser VCO. Scrivono Nicolò Scalfi e Claudio Zanotti sul blog Verbaniasettanta: "[...]le tariffe della TARI sono definite su scala nazionale dall’ARERA e l’applicazione degli algoritmi Arera prevede che per Verbania sarebbe già oggi congruo un costo di 348 € per tonnellata di rifiuto, mentre ConSer fattura ai Comuni clienti mediamente per ogni tonnellata di rifiuto 320 €, l’aumento di tariffa ipotizzato nel 2024 per non mandare gambe all’aria l’azienda è del 6%, ovvero un aumento medio per famiglia intorno a 0,80/1,2 € al mese".

E poi il capitolo sulle tariffe che il Comune impone ai cittadini per i servizi a domanda individuale, che sono numerosi e importanti. "Giù le mani dalle tariffe vale per gli altri, ma non per il Comune - polemizzato Scalfi e Zanotti e mostrano gli esempi -. Nel triennio 2021-2023 le rette di frequenza degli asili-nidi sono aumentate tra il 5,33% e il 15%, la refezione scolastica tra il 5,56% e il 12,50%, lo scuolabus tra il 3,33% e il 5%, i centri estivi del 12,56%, gli abbonamenti alle aree di sosta del 10,42%, le concessioni cimiteriali del 10%, i matrimoni a villa Giulia e Villa San Remigio tra il 25% e il 33,3%, l’utilizzo delle sale della biblioteca dell’80%. L’imposta di soggiorno nel 2024 aumenterà tra il 40 e il 100% rispetto al 2023.

Per le stesse ragioni di carattere generale poco sopra richiamate (aumento generalizzato dei prezzi, dei servizi, delle forniture, dell’energia), crediamo che gli aumenti tariffari stabiliti dal Comune abbiano solide motivazione. Anche se a una famiglia con ISE di 15.000 € un anno di asilo-nido costerà quasi 200 € in più e un anno di refezione scolastica per 200 giorni di lezione oltre 100 € in più. Chi scrive nel 2024 pagherà, per una Tari aumentata del 6%, 14,52 € in più".

 

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