VERBANIA – 12.02.2016 – Che fine ha fatto
l’isola ecologica di Pallanza? Nell’estate del 2014 uno dei primi atti dell’Amministrazione Marchionini fu la rimozione, in fretta e furia, dei contenitori interrati collocati in largo Tonolli a Pallanza per raccogliere i rifiuti dei residenti di via Tacchini e di altri vicoli del centro storico, ma soprattutto degli alberghi del lungolago. Di fronte alle numerose e ripetute proteste dei cittadini per le puzze, la mancanza di decoro e l’abbandono indiscriminato dei sacchetti, il Comune aveva deciso di sbaraccare l’isola e di ripristinare in quella zona la raccolta porta a porta.
Tornata la normalità, i cassoni e i torrini sono stati accantonati nel deposito di ConSerVco in via Olanda – mentre i “gemelli” venivano collocati a Intra a fianco del supermercato Billa di corso Mameli – con la promessa di reimpiegarli. Il sindaco in autunno aveva annunciato che avrebbero trovato spazio nella sede di ConSerVco e che sarebbero stati utilizzati, mediante la scheda rifiuti del Coub, da quei turisti e residenti delle seconde case che non possono rispettare – perché assenti – il calendario della differenziata. La ricollocazione non è ancora stata disposta e non può restare per sempre inevasa perché le due isole ecologiche, insieme a quelle di altri comuni del Verbano, tutte funzionanti senza problemi, sono state acquistate dal Coub – il progetto risale addirittura alla giunta Zanotti – con un contributo della Regione: venendo meno l’utilizzo, Torino potrebbe chiedere conto del finanziamento concesso.