VCO - 23-11-2023 -- Manca la voce dei lavoratori. FILCAMS e CGIL di Novara e del Verbano Cusio Ossola stigmatizzano la scelta del governo di aver indetto il Forum Internazionale del turismo a Baveno, in programma 24 e 25 novembre, senza rappresentare il punto di vista dei lavoratori del settore. Per l'occasione, il sindacato propone un'istantanea della situazione nel VCO: "In Provincia abbiamo 150mila abitanti: 65mila occupati, 50mila pensionati, 5mila disoccupati, 15mila giovani e 15mila inattivi; siamo una piccola comunità che dipende fortemente dall’estero - 8mila frontalieri, fortemente colpiti dalla proposta in legge di bilancio di scaricare improvvidamente sulle loro spalle le inefficienze sanitarie territoriali - e da un turismo nostrano che sconta una competizione basata principalmente sul ribasso di diritti e salari.
Quasi il 70% dei lavoratori opera nel terziario; il 25% se si guarda ai soli turismo, alberghiero e ristorazione; settori in cui i contratti si rinnovano con difficoltà – quello del turismo è scaduto da 5 anni – settori in cui il fenomeno del precariato, del lavoro grigio/nero e dell’assunzione con forme contrattuali ad elevata flessibilità si mischiano con l’assenza di una visione territoriale condivisa, di investimenti strutturali strategici, di una concorrenza basata sulla qualità del servizio.
Tocchiamo con mano questi problemi ogni giorno; solo nel 2023 quasi 500 lavoratori si sono rivolti alla Filcams e agli Uffici Vertenze della CGIL rivendicando la risoluzione di gravi irregolarità: differenze retributive, sotto-inquadramenti, ore supplementari e straordinari non pagati o pagati non correttamente. Abbiamo aperto oltre 250 vertenze: un lavoratore ogni due mostrava fondatezza nelle rivendicazioni!
Le conseguenze sono i dati che emergono dall’Ispettorato del Lavoro del Verbano Cusio Ossola – tassi di irregolarità superiori al 65%, 105 controlli hanno portato a 31 sospensioni di attività – che ci parlano di un lavoro nero – 44 casi – e grigio che provoca riflessi nell’immediato e nel futuro, basti pensare agli effetti dell’evasione contributiva".
Da questi dati, la richiesta di Filcams CGIL è di "un forte impegno per favorire un’occupazione sicura, con salari adeguati, con pensioni di garanzia relative a carriere che spesso sono “discontinue” e “precarie” solo nell’interesse dei datori di lavoro.
Occorre quindi “disturbare chi produce”, se produce “male”, se produce “senza rispettare i diritti di chi lavora”, se produce “non rispettando le regole, soprattutto quelle relative alla sicurezza”: una direzione diversa rispetto a quella intrapresa in questi mesi da un Governo che continua a fare cassa sul nostro presente, sul nostro futuro e, addirittura, sul nostro passato".