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VERBANIA - 22-11-2023 -- Lesioni gravi aggravate dall’uso di una sostanza venefica. È pesante l’imputazione con la quale è a processo al Tribunale di Verbania la titolare di una farmacia del Verbano. È accusata di aver gettato una sostanza acida, dal finestrino rimasto aperto, sul sedile di una vettura in sosta in uno stallo vicino alla sua attività che ha provocato, al conducente che poi vi salì a bordo, un’ustione alla spalla e problemi respiratori.

Il fatto risale a un sabato pomeriggio dell’agosto del 2020. Quando l’automobilista -non un cliente- sale in auto e si accomoda per partire, avverte un cattivo odore e sente un dolore urticante alla schiena che lo costringe a recarsi al Dea. Il giorno dopo si reca in farmacia e chiede spiegazioni, ma non ne riceve. Presenta denuncia e in negozio arrivano i carabinieri, alla ricerca delle immagini della telecamera della videosorveglianza che punta proprio in direzione del parcheggio. Lei dice di non averle perché conserva solo le riprese di 48 ore e, comunque, non acconsente a fornire subito l’accesso al server. I militari non tornano per eseguire perquisizione e sequestro e ottengono i file che, con fatica, un tecnico lavora estrapolando alcune immagini.

Per l’accusa sono la prova che la professionista ha gettato qualche sostanza acida nell’abitacolo, forse perché non gradiva che quel posteggio fosse utilizzato da persone diverse dalla clientela.

Lei si difende raccontando una versione totalmente differente, cioè che al mattino s’era presentata una cliente portando un barattolo di medicine acquistate a Milano che, essendo un preparato specifico, non aveva in casa. La stessa donna -che non conosce e non è riuscita a identificare- nel primo pomeriggio, prima dell’apertura delle 15, sarebbe tornata per vedere se nella confezione, lasciata in negozio, ci fossero ancora pastiglie. Fu allora che la farmacista -ha raccontato al giudice-, raccolto il flacone (quello che si vede nel video della telecamera di sorveglianza) dal cestino della spazzatura dove l’aveva gettato, glielo portò fuori per mostrarle che era vuoto. In ogni caso nega di aver sparso una qualsiasi sostanza nell’auto della parte offesa.

 


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