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tribunale 15

VERBANIA - 20-11-2023 -- Anche se l’urdu è tra le venti lingue più parlate del mondo -la adottano oltre 230 milioni di persone- il Tribunale non riesce a trovare un interprete. Si trascina da mesi, e oggi ha visto andare a vuoto la seconda udienza consecutiva, il procedimento penale in cui un cittadino originario del Pakistan deve rispondere di fabbricazione e possesso di un documento falso valido per l’espatrio. L’uomo, che da qualche anno ha raggiunto il fratello in Italia, proviene dal Pakistan, paese dal quale è scappato. Un rocambolesco viaggio l’ha portato ad attraversare l’Asia e ad approdare in Grecia dove, cercando di partire per l’Italia, ha reperito un documento di identità greco poi risultato falso a un controllo di polizia.

Il reato di cui è accusato prevede una pena da due a cinque anni ma il processo non si può celebrare se l’imputato non è messo nelle condizioni di potervi assistere e partecipare. L’ostacolo, per lui, è la barriera linguistica. Necessita dell’assistenza di un traduttore che, tuttavia, non si trova. L’urdu, antica lingua di ceppo indoeuropeo, non è così rara, ma la cancelleria, pur rivolgendosi anche ad altri tribunale, non ha trovato la disponibilità di un interprete che potesse presenziare oggi a Verbania.

Il giudice Ines Carabetta, prendendone atto, non ha potuto far altro che fissare un’altra udienza ai primi di marzo del 2024, nella speranza che per quella data la ricerca sia conclusa positivamente.

 


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