VERBANIA - 13-11-2023 -- La colpa non fu sua, ma di un problema meccanico alla moto, che lo piantò in asso in mezzo alla carreggiata. Anche il giudice ha riconosciuto i motivi di causa maggiore che impedirono a un centauro di Baveno di evitare che il mezzo in sella al quale aveva iniziato a percorrere la strada d’accesso allo svincolo di Baveno dell’A26, si scontrasse con un’altra moto che scendeva diretta al lago.
Il sinistro avvenne nel giugno del 2021, all’altezza dell’incrocio che porta all’Aquadventure park. L’imputato guidava la sua Honda con cambio automatico sulla quale, fermo allo stop, non vedendo sopraggiungere altri mezzi, entrò dalla strada laterale in via degli Scalpellini. Dopo pochi secondi ebbe, però, difficoltà nell’accelerare: il cambio si grippò e non riuscì a liberare la carreggiata in tempo per evitare che l’altro motociclista lo urtasse. Multato per non aver rispettato lo stop (la sanzione è stata impugnata di fronte al giudice di pace, che attende l’esito del procedimento penale), è stato citato a giudizio per lesioni colpose. Assistito dall’avvocato Gabriele Zacchera, ha prodotto in indagini difensive la documentazione secondo cui numerosi esemplari di quella moto sono stati richiamati dalla casa madre proprio per correggere problemi al cambio. Ritenendo presumibile un guasto, il sostituto procuratore titolare del fascicolo chiese inizialmente l’archiviazione, respinta dal gip che dispose ulteriori indagini, al termine delle quali l’accusa è stata comunque mandata avanti.
Ma, in aula, il giudice ha accolto la tesi difensiva, riconoscendo l’esimente della causa di forza maggiore.