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tribunale 16

VERBANIA - 12-11-2023 -- “È caduto dal camion”. È questa la versione, raccontata ai medici del Dea di Verbania, che accompagnò l’infortunio sul lavoro occorso in un cantiere edile del Verbano nel settembre del 2019. La vittima era un manovale di nazionalità straniera, che s’era presentato con ferite al volto e con una mano molto gonfia e una sospetta frattura. I sanitari svolsero gli accertamenti di routine, occupandosi del paziente e, poiché le lesioni erano avvenute sul luogo di lavoro, informarono il servizi Spresal dell’Asl, che avviò un’indagine. Fu durante il lavoro di ricostruzione dell’infortunio che emersero alcune incongruenze che, portate all’attenzione della Procura, hanno rivelato una realtà diversa.

L’operaio non s’era fatto male cadendo dal camion, bensì mentre, nel primo giorno del cantiere per la ristrutturazione di una villetta, stava montando i ponteggi attorno allo stabile. In quel momento con lui c’erano altri due colleghi, che lo soccorsero e l’aiutarono nell’immediatezza ma che, così contesta la Procura, ricevettero l’istruzione di non raccontare -probabilmente per il timore di un procedimento- come s’erano svolti i fatti. Per l’infortunio sul lavoro, ma anche per aver indotto la vittima a commettere un falso in atto pubblico e per estorsione, sono a processo al Tribunale di Verbania il titolare dell’impresa e un dipendente.

 


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