VERBANIA - 06-11-2023 -- “Dove sono i miei soldi? Dove sono i miei soldi?”. S’è messa a piangere e a lamentarsi ad alta voce, fuori dall’aula e circondata dai testimoni della difesa, la donna di nazionalità marocchina a giudizio al Tribunale di Verbania per stalking. Al termine di un’udienza molto tesa, in cui ha battibeccato con le parti civili e ha avuto da dire col suo avvocato, s’è lasciata andare a una scenata che ha un po’ agitato gli animi e che s’è risolta con il carabiniere di servizio in aula che ha accompagnato le parti al di fuori di Palazzo di giustizia. L’imputata, badante full time di un’anziana signora residente a Verbania, è accusata di vessare la connazionale che aveva svolto quel lavoro prima di lei, il marito e le figlie. Insulti, minacce, dirette e indirette, sono contestate per diversi episodi avvenuti a fine 2020.

L’antefatto -ed è la tesi della difesa- è un asserito furto che la donna avrebbe subito nel settembre del 2020 quando, tornando da un viaggio in Francia a casa di una parente, disse che dalla cantina dell’abitazione che condivide con l’anziana proprietaria mancavano un televisore e 12.000 euro in contanti che aveva prelevato prima di partire e che aveva nascosto in una valigia riposta, appunto, nella cantina d’un complesso di alloggi popolari. Un furto che ritiene abbia commesso la connazionale, di cui era amica.

La denuncia, presenta alla polizia, non ha avuto alcun riscontro ma le tensioni tra le due famiglie, diventate nel frattempo “rivali”, sono aumentate, tanto da innescare gli episodi contestati come stalking. Escussi i testi dell’accusa, oggi è toccato a quelli della difesa, nessuno dei quali ha assistito, né alle minacce e alle ingiurie, né tantomeno all’asserito furto, pur riferendo di aver appreso -in particolare i vicini di casa- di quel fatto dalla stessa imputata, che hanno detto essere stata molto prostrata per la perdita di quella ingente somma di denaro.