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tribunale aula a vuota

VERBANIA - 30-10-2023 -- Un pacco smarrito, un altro ritirato, uno scambio di persona e il processo. È finito con l’assoluzione piena il procedimento giudiziario a carico di un giovane richiedente asilo d’origine africana che, oggi residente in provincia di Asti, nel 2021 era ospite del centro di accoglienza di Orta. A quell’epoca, nella medesima struttura, c’era anche un altro giovane che aveva acquistato on-line sul sito della Nike una felpa da 69,99 euro. L’operazione era stata effettuata sul sito ufficiale della casa d’abbigliamento e il pagamento on-line era andato a buon fine. Non la spedizione del pacco, mai recapitato all’indirizzo di Orta fornito all’atto dell’acquisto. Non ricevendo la felpa, il giovane sporse denuncia e, nelle indagini, è sorto l’equivoco che ha incriminato l’imputato, che a sua volta -nel medesimo periodo- aveva comprato un paio di scarpe, quelle sì consegnate dal corriere al centro di accoglienza. Confondendo i pacchi, i mittenti e i destinatari la Procura ha tratto l’errata conclusione che fosse stato lui a trafugare la merce, mandandolo a giudizio per truffa, accusa dalla quale è stato prosciolto su richiesta dello stesso pubblico ministero e della difesa, che ha sottolineato la piena estraneità del suo assistito al fatto e il marchiano scambio di persona, facendo presente che potrebbe anche non esserci stata alcuna truffa perché, in difetto di consegna, non è escluso che la stessa Nike abbia rimborsato i 69,99 euro della felpa mai giunta a destinazione e chissà dove finita.

 


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