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cota roberto

Forza Italia da sempre porta avanti la battaglia per rendere più semplici i rapporti tra lo Stato ed i cittadini, le imprese e gli enti locali. In questa legislatura, ad esempio, il ministro Zangrillo sta facendo un enorme lavoro: il codice dei contratti, il sostegno alle amministrazioni locali per l'elaborazione dei progetti Pnrr, le novità sui meccanismi di accesso alla Pubblica Amministrazione, la rivalutazione dell’impiego pubblico. Un ulteriore fronte sul quale operare è quello normativo. In tutti i settori abbiamo migliaia di norme che si sono stratificate nel tempo senza aver chiarito che cosa rimane o non rimane in vigore. Alla base, inoltre, c’è una tecnica legislativa che lascia spazio a molti dubbi che generano incertezze applicative.

Il nostro ministro Casellati ha avviato un piano di semplificazione normativa che prevede la cancellazione di migliaia di vecchie norme in vigore ed inutili e la sottoscrizione di protocolli di intesa con tutte le Regioni per agire sinergicamente sul fronte statale e regionale. Il fatto è che in alcuni settori, ad esempio la giustizia, anche quando si fanno le riforme (si pensi alla riforma Cartabia), le nuove norme sono tutt'altro che semplici, anche per gli addetti ai lavori. Qualcuno dice che la complicazione fa parte della nostra tradizione giuridica, ma anche rispetto ad una richiesta uniformità europea una rivoluzione culturale va fatta.

Il tema allora è quello della tecnica legislativa. Ogni disposizione deve chiaramente ricostruire la fattispecie, esplicitare che cosa resta o non resta in vigore e gli ambiti temporali di applicazione.

Buona domenica e buona settimana.

Roberto Cota


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