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VERBANIA - 28-10-2023 -- Rischia altri tre anni di carcere -attualmente è già detenuto per altra causa- il 25enne di origine marocchina accusato di lesioni personali gravissime in concorso. Per la Procura è uno dei due responsabili dello sfregio al volto procurato a un trentenne cusiano nell’agosto del 2019.

La persona offesa, trentenne che vive da qualche anno in Liguria ma che era rientrato dalla famiglia per le vacanze, in un bar di Omegna stava chiacchierando con due persone di nazionalità inglese in una serata estiva di svago. Aveva ecceduto nel bere ed ero ebbro -circostanza confermata da lui stesso e dalle analisi del sangue cui fu successivamente sottoposto- quando urtò un avventore dell’affollato bar, facendogli cadere il cocktail.

Ci fu tra di loro una prima discussione, con qualche parola di troppo che, però, si ripeté più tardi, all’uscita. In strada il trentenne fu avvicinato da due giovani di nazionalità straniera: uno lo strattonò e l’altro lo colpì al volto con un pugno. In mano reggeva un bicchiere i cui cocci gli provocarono profonde lesioni alla guancia, tanto da lasciargli conseguenze permanenti, sia estetiche, sia funzionali alla masticazione.


Di quell’episodio la vittima, alticcia, ricordava poco quando si recò dalla polizia che, tuttavia, identificò i due presunti aggressori. Uno, quello che materialmente sferrò il colpo con il bicchiere, ha già definito la propria posizione con la giustizia.

L’altro, accusato di averlo trattenuto e, quindi, di aver concorso con lui nelle lesioni, attende la sentenza. Il giudice ha rinviato per repliche dopo che ha ascoltato la richiesta di condanna dell’accusa a tre anni e la puntuale difesa dell’imputato, che ritiene fuorviante la ricostruzione che ha portato la vittima a convincersi dell’identità del suo assistito che, in realtà, è estraneo ai fatti.

 

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