VERBANIA - 26-10-2023 -- Forse pensava che, grattando via la parola “non”, nessuno se ne accorgesse o che potesse raggiungere il suo scopo ma, al primo controllo, è stato scoperto e denunciato. Falso in atto pubblico è la contestazione per la quale un quarantenne residente in provincia di Milano, è a processo al Tribunale di Verbania. Passeggero di un treno diretto in Svizzera, fu fermato per un controllo dalla polizia di frontiera alla stazione di Domodossola e, alla richiesta di esibire i documenti, fornì la sua carta di identità, regolarmente rilasciata dal comune di Abbiategrasso e che, nell’ultima pagina, riportava stampigliata la scritta “non valida per l’espatrio”. O, meglio, avrebbe dovuto riportarla perché la prima parola, appunto, era stata cancellata. L’alterazione non ha ingannato gli agenti, consapevoli che quella dicitura non è mai apposta e che, se la carta di identità è valida per l’espatrio, ne risulta priva.