1

tribunale 16

VERBANIA - 23-10-2023 -- Non sono io il truffatore: mi hanno rubato l’identità. A giudizio al Tribunale di Verbania per una frode on-line da 200 euro, un cinquantenne romano si difende ribaltando le accuse e dicendo di essere a sua volta vittima. La parte offesa, una donna residente in provincia, aveva necessità di avere in prestito la somma di 4.000 euro. Alla ricerca di una finanziaria, s’era imbattuta nel nome di una società specializzata reperita on-line. Aveva preso contatti, sia telefonici, sia telematici e le era stato fornito come contatto il nome dell’imputato del quale, per garantire la credibilità, le era stato mandato per chat la foto della carta di identità. Per gestire la pratica di accensione del prestito, che le era stato garantito, le fu richiesto di effettuare il pagamento di 200 euro, che effettuò senza ricevere alcuna risposta.

Ritenendo di essere stata truffata, sporse denuncia, dando il via alle indagini che -partendo proprio dalla fotocopia della carta di identità depositata- hanno portato al rinvio a giudizio del 50enne romano. Che, nel difendersi, si definisce a sua volta vittima della stessa finanziaria, che aveva trovato a Roma e alla quale aveva consegnato i propri documenti, a suo dire utilizzati a sua insaputa.

 


Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.